Il Territorio “Piceno”


Le città e i borghi”
Una terra generosa di cibi e vini ma anche ricca di contrasti in questi suoi opposti così vicini da confondersi: la montagna che degrada rapidamente nella collina e scende verso il mare, i caldi borghi in cotto e il biancore lunare del travertino, la vivacità operosa delle cittadine e la quiete delle campagne, tutto concorre a fondersi in un’armonia particolare che merita assolutamente una visita.

Tra le città e i borghi più caratteristici vanno ricordati:

Grottammare

Grottammare si affaccia sulla costa adriatica tra il verde delle sue pinete, degli aranceti e delle palme, con le sue spiagge dorate e il limpido chiarore del mare. Le acque pulite, il litorale di sabbia finissima, l’incanto dei suggestivi scorci del borgo antico e la rigogliosa vegetazione, compongono un affresco di colori e profumi dimenticati che rendono unica la nostra cittadina. Grottammare viene insignita ininterrottamente della Bandiera Blu.

San Benedetto Del Tronto

San Benedetto del Tronto è un comune di 47.298 abitanti della provincia di Ascoli Piceno, posto lungo la costa adriatica meridionale delle Marche alla foce del fiume Tronto, il quinto in regione per popolazione dopo Ancona, Pesaro, Fano e Ascoli Piceno. È il centro più importante e noto della Riviera delle Palme, dicitura originariamente riferentesi al solo litorale sambenedettese ma poi estesasi anche a quelli di Grottammare e di Cupra Marittima e persino ad alcune località dell’entroterra limitrofo dopo la nascita del consorzio turistico omonimo. La città richiama visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa e costituisce uno dei principali poli turistici delle Marche per numero di presenze, oltre a possedere il maggior porto peschereccio dell’Adriatico e tra i maggiori d’Italia. Dal 1999 la città viene insignita ininterrottamente della Bandiera Blu con stella, il riconoscimento che la FEE (Foundation for Environmental Education) rilascia alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità legati a parametri di vario tipo fra cui quelli relativi alle acque di balneazione, alla pulizia delle spiagge e agli approdi turistici.

Ascoli Piceno

E’ nata alla confluenza di due corsi d’acqua: il Castellano e il Tronto e sviluppata su vie perpendicolari tra loro ancora oggi riconoscibili. Il cuore della città sono le due piazze: Piazza del Popolo e Piazza Arringo, ma il tratto distintivo di Ascoli, prima ancora che le sue architetture, è sicuramente il biancore della città realizzata in gran parte in travertino. Oltre alle numerose chiese, ai musei e alle gallerie d’arte, va ricordata la presenza del Caffè Meletti (uno dei Caffè Storici d’Italia, in stile Liberty) in Piazza del Popolo e il Ponte sul Tronto, di epoca augustea, con arco a tutto sesto, uno dei più grandi per ampiezza di luce (oltre 22 metri). È perfettamente conservato, anche grazie ai vari lavori di restauro, e percorribile all’interno. Poco lontano dalla città sorgono i musei della cartiera papale, negli edifici restaurati di quello che, fin dal Medioevo, fu l’opificio della cartiera, che utilizzava la forza motrice delle acque del torrente per le proprie macchine. Sorprendenti nella loro perfezione e imponenza, i vari locali sapranno incuriosire tanto i bambini quanto gli adulti.

Offida

E’ una cittadina antica le cui origini si fanno risalire addirittura ai Pelasgi e, successivamente, venne abitata dai Piceni e conquistata poi dai Romani. Il suo periodo di maggior splendore risale al Medioevo. È uno dei centri meglio conservati di tutta la regione e qui si trova il Teatro Serpente Aureo, risalente alla prima metà dell’Ottocento che è un piccolo capolavoro all’interno del Palazzo Comunale. I suoi 50 palchi, suddivisi in 3 ordini, racchiudono a ferro di cavallo la scena e circondano la platea. Pregevole il rosone centrale che raffigura Apollo con tre Muse (della musica, della commedia e della tragedia). Altro gioiello di Offida, molto più antico del teatro, è la chiesa di Santa Maria della Rocca: una costruzione romanico-gotica risalente al 1330 con splendidi affreschi del Maestro di Offida (operante tra il XIV e il XV secolo).

Ripatransone

Cinto da mura di origine medievale, questo piccolo borgo arroccato sulla collina ospita edifici pubblici e religiosi di pregio, tra cui il teatro Mercantini e la chiesa di Santa Maria, tutti costruiti tra il 1300 e i primi decenni del 1800. Una visita vale la pena non solo per questo, ma anche per ammirare suggestive decorazioni delle abitazioni private e per verificare personalmente (vietato però a chi soffre di claustrofobia) la larghezza (solo 43 cm!) del vicolo più stretto d’Italia.

Monteprandone

Questo è un borgo situato in collina e parte del territorio di Ascoli Piceno dal 1292. Il suo centro storico, con le mura castellane e i vicoli suggestivi, conserva intatto il fascino dei tempi antichi. Da qui, specie nelle giornate di bel tempo, si gode di un magnifico panorama che va dai monti al mare spaziando su tutta la valle del Tronto. Merita una visita la Collegiata di San Niccolò di Bari e relativo museo, con opere che vanno dal XIII al XVIII secolo.

Cupra Marittima

E’ un antico insediamento risalente all’epoca preistorica, ma è prima con la civiltà picena e poi con i romani che divenne più stabile. Ciò che appare oggi agli occhi è la parte alta del paese costituita dall’incasato medievale e il borgo marinaro, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, più in basso. Qui, oltre alla sua rinomata spiaggia, sono da visitare il museo malacologico e il museo archeologico del territorio, con reperti delle varie epoche

Acquaviva Picena

E’ un piccolo centro collinare ricco di vestigia del passato: racchiuso attorno ai resti della fortezza dei Duchi di Acquaviva, questo paesino ha mantenuto inalterate la sua eleganza e la sua antica bellezza. Oltre alla Fortezza, tra gli altri monumenti di interesse storico e artistico vanno ricordati sicuramente la chiesa di San Rocco (del XIII secolo), il Palazzo Municipale e la chiesa di San Lorenzo degli Agostiniani, che ospita alcuni dipinti di Carlo Crivelli.

Fonte Consorzio Tutela – Vini Piceni

This post is also available in: Inglese